Alesatrice

L’alesatrice è una macchina utilizzata per l’alesaggio dei fori, per eliminare cioè, da superfici interne cilindriche, coniche o sferiche, eventuali imperfezioni rimaste in precedenti fasi di lavorazione.

Perché eseguire l’alesatura dei fori?

Nelle lavorazioni meccaniche di precisione dei metalli, dopo aver praticato una foratura con il trapano, il diametro del foro può risultare irregolare; perciò è necessario eseguire l’alesatura. Tale lavorazione consente di regolare il diametro del foro (allargandolo leggermente per renderlo uniforme) affinché ci sia corrispondenza tra gli assi.

Com’è fatta un’alesatrice?

Essenzialmente l’alesatrice è costituita da un asse detto sbarra o mandrino, sul quale è montato l’utensile necessario alla particolare lavorazione che si vuole eseguire e che è disposto coassialmente alla superficie da alesare. Un motore elettrico imprime a tale asse un moto rotatorio.

Ai pezzi in lavorazione è conferito in genere un moto di avanzamento, a meno che essi non abbiano dimensioni notevoli; in tal caso è l’utensile che possiede ambedue i movimenti.

Uno dei pregi delle alesatrici consiste nella rigidità della sbarra, da cui dipende la precisione della lavorazione. Alcune speciali macchine alesatrici possono lavorare simultaneamente più pezzi.

Traduzione di “alesatrice” in altre lingue:

Bulgaro: Борверг
Catalano: Mandrinadora
Ceco: Vyvrtávačka
Francese: aléseuse
Inglese: Boring mill
Spagnolo: Mandrinadora o mandriladora
Tedesco: Bohrwerk