Cuneo (utensile)

In fisica il cuneo è definito come macchina semplice (o elementare), in quanto non può essere smontato o scomposto. È costituito da un solido resistente a forma di prisma retto a sezione triangolare isoscele, usato per esercitare sui due lati uguali (fianchi) sforzi superiori a quelli esercitati sulla base (testa).

Il cuneo è una tra le tecnologie più semplici e vantaggiose usate dall’uomo fin dall’antichità, per aumentare la propria forza muscolare.

Nella meccanica ogni macchina è tanto più vantaggiosa, quanto minore è la base rispetto ai due lati (per esempio il coltello).

Come ogni applicazione del piano inclinato, anche il principio di funzionamento del cuneo è molto semplice. Nel caso specifico di questa macchina elementare, la forza esercitata sulla testa produce una spinta superiore su entrambi i fianchi.

STORIA

L’origine del cuneo è ignota. Uno dei primi impieghi del cuneo è il bifacciale (detto anche amigdala), utilizzato dagli uomini preistorici.

Sono stati rinvenuti cunei di bronzo risalenti ai tempi degli antichi egizi, utilizzati nelle costruzioni per spaccare blocchi di pietra.

Alcune antiche popolazioni indigene delle Americhe utilizzavano cunei ricavati da corna animali per varie costruzioni lignee.

IMPIEGHI

Probabilmente una delle applicazioni più semplici ed emblematiche del cuneo è la scure.

Nell’età moderna i cunei trovano largo impiego come utensili tecnici, in quanto vengono utilizzati per penetrare in maniera forzata materiali solidi più teneri.

Nel settore della tornitura meccanica, l’utensile che svolge il ruolo di parte tagliente è importantissimo. Da questo componente (ma non solo), che sfrutta la tecnologia del cuneo, dipende la quantità di truciolo che riesce ad asportare in un’ora di lavoro e quindi il rendimento del macchinario (operazione di sgrossatura).